Contavo i gradini che mi portavano
Verso la morte.
Li contavo per distrarmi,
per non guardare le mie mani assalite dal tremore.
Giunta dietro quella porta,
infine,
mi fermavo, ascoltavo il suono della marcia funebre che
mi avrebbe accompagnata sino a qui.
Non sapevo ancora che presto, molto presto,
non avrei mai più aperto quella porta dietro la quale,
batteva il tuo cuore,
davanti alla quale il mio, si fermava.