Vorrei fondermi con la sabbia,
scivolare tra le dita di un uomo seduto
in riva al mare ad osservare l’imponente declino
del Sole.
Scivolare, tornare distesa di polvere.
Essere sollevata dal vento della sera e posarmi, piano,
sui corpi di due amanti che si uniscono con rabbia e dolore.
Accoglierei il loro dolore dentro me,
scalderei i loro corpi così come vorrei che il Sole
scaldasse il mio.
Non sono sabbia, sono carne,
fatica, gioia e lacrime.
E amore.