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Ti ho fatto l’elemosina

Sui gradini di quella chiesa.

Avevi il capo chino,

abiti consunti,

un cappello rovesciato sul selciato.

Occhi lucidi,

grandi e liquidi come quelli dei cani.

Quando hai sollevato il viso,

hanno incontrato i miei.

Ho visto nei tuoi occhi,

la mia immagine.

Io, seduta sui gradini di una chiesa,

un cappello rovesciato

pieno di niente  perché

è meno faticoso riempirlo di denaro

che di amore.