Dentro, il vento freddo del nulla.
Vuoto, come lo spazio infinito,
come un amore imploso e distruttivo.
Malata, cancro inesorabile e lento mi stai divorando l’anima,
piccoli brandelli che cercano di riunirsi,
lembi non combacianti di questo puzzle che sono io, ormai.
Le labbra secche e serrate, non più schiuse ad assaporare la vita.
La voce muta, un lontano lamento di pianto si scioglie
E muore, sul pavimento.
Il corpo soffre, l’anima non trova un posto che prima era suo,
il silenzio diviene colpa, e lacrima.
Io sono il nulla.